> Venerdì 29 Marzo, ore 19.00
SACRO E PROFANO
Coro gregoriano di Alessandro Arienti
Una meditazione in musica
Offerta libera
A seguire LA CENA DI ABRAMO con prenotazione
Nella bellissima cornice di Palazzo Fattinanti Cambiaso, presso il TIQU Teatro, il coro del maestro Alessandro Arienti si esibirà ad offerta libera nel foyer e sullo scalone dell’ingresso, alla ricerca di suggestioni e vibrazioni energetiche e sonore speciali. Tra volte e affreschi, il pubblico avrà l’occasione unica di assistere ad un concerto di voci che viene ormai definito dai più una vera e propria meditazione in musica.
Da 25 anni il coro ricerca le tecniche per ricreare quelle frequenze, silenzi, armonie, sonorità che i primi cristiani praticavano per coltivare stati d’animo attraverso il canto quali coraggio, speranza , tranquillità, fiducia, fratellanza e tanto altro; e ha tenuto concerti in chiese gotiche, romaniche, barocche, in teatri, auditori e spazi non dedicati alla musica.
Il concerto Sacro e Profano prevede una azione scenica che riprende lo stile essenziale e crudo che nel canto il coro ha messo a punto negli anni. Essenziale e crudo si rifà al mondo di A. Artaud e al lavoro di J. Grotowsky, il concerto e l’azione scenica annessa non rappresentano o raccontano storie da ammirare o in cui immedesimarsi, ma creano suoni e atmosfere per far si che per chi ascolta e per chi canta sia un momento di presa di coscienza, nonché un momento di scoperta o crescita di quelle sensazioni di coraggio, forza, fiducia e tranquillità.
Il repertorio presenta brani dal 400 al 1100 D.C.. Il canto gregoriano si articola in otto modi, e ogni modo è caratterizzato da sequenze melodiche con intervalli, parole, accenti, sequenze ritmiche, che sostengono una qualità specifica dell’individuo e della comunità.
Il primo modo e il secondo modo sono modalità che rafforzano le qualità terrene e profane dell’individuo, aiutano l’uomo a prendere coscienza di sé nel contesto comunitario e dell’ambiente circostante. Nel primo modo la terra e i sentimenti sono al centro della strada di conoscenza.
Il terzo e il quarto modo incominciano ad essere un passo avanti nel percorso che l’uomo fa per connettersi alle qualità che gli appartengono ma sono fuori da sé: connettersi non solo alla comunità intorno a lui ma anche al sacro che si può chiamare Dio o natura o inconscio collettivo o archetipo. Sono due modi, il terzo ed il quarto, in cui si sente la difficoltà, il dramma dell’uomo quando cerca di iniziare questo percorso, il dramma che si vive quando si inizia a connettere il profano con il sacro.
Nel quinto e sesto modo gli elementi musicali rafforzano la connessione già avviata dell’uomo con quel mondo che chiamiamo sacro, ma non inteso in termini religiosi, bensì inteso come un mondo che supera l’Io pur mantenendo e approfondendo una coscienza di sé. Il mondo del sacro. Ossia quando il mondo interiore e quello esterno si connettono in maniera proficua e senza attriti.
Il settimo e ottavo modo ci aiutano a far diventare piena questa connessione tra elementi terreni e sacri dell’uomo. Connessione dove l’uomo ha compiuto il viaggio che lo ha messo in relazione con il divino, da questo viaggio ritorna con la capacità di mantenere la coscienza piena di sé, arricchita della capacità di comprensione della relazione tra sé e il non sé, la non dualità e l’impermanenza.
Offerta libera
A SEGUIRE
Il Bar del Tiqu propone una cena a tema che lascerà tutti a bocca aperta (e piena!)
LA CENA DI ABRAMO
Un menu che riprende tutte ricette presenti nella Bibbia e che comprende:
– Bruschetta Za’ atar
– Insalata di Bulgur
– Pesce persico con cipolle
– Erbe amare con pistacchi
– Dolce ai sapori della terra
– Vino dolce
– Succo di melograno
Posti limitati!
Con una quota di 20€ a testa
Su PRENOTAZIONE: allo 010 6373727 (dalle 18,30 dal giovedì al sabato), attraverso la pagina Google del Bar del Tiqu, attraverso il sito del Bar del Tiqu https://enoteca-genova.it/, o via mail a info@ristoranteilfabbro.it.