CANTIERI CREATIVI: PERCHE’?
L’evento si inserisce nel solco di un movimento partito dal basso che ha coinvolto numerose organizzazioni operanti in ambito educativo e sportivo ed è approdato alla stipula del Patto di collaborazione denominato “Sviluppo di comunità al Diamante”. Nel 2017 il Consiglio Comunale ha individuato un catalogo di beni comuni per i quali intendeva stipulare patti di collaborazione con la cittadinanza organizzata; nel catalogo figura l’impianto sportivo PalaDiamante assunto come fulcro del suddetto Patto. Nel documento di Patto all’articolo 1 si leggono le finalità di tale intesa: “[…] valorizzare le potenzialità dell’impianto con iniziative da rivolgere alla cittadinanza, promuovere forme di progettazione di rete che includano nuovi soggetti e favorire la trasformazione del quartiere attraverso l’afflusso di nuove idee con la prospettiva di creare un polo di aggregazione di portata metropolitana.”
CANTIERI CREATIVI si sviluppa quindi secondo la logica reticolare proposta dal patto, molte delle attività del programma culturale proposto si sviluppano infatti d’intesa con le organizzazioni che vi aderiscono e contribuisce alla trasformazione dell’immagine del quartiere aumentandone l’attrattività per una popolazione che risiede in altre parti della città. Consente di portare all’attenzione cittadina il processo di rigenerazione in atto e di connotare questa porzione di città come un focus per le attività creative a mediazione corporea, connotandola come centrale attraverso una specificità cittadina, perseguendo finalità di rivitalizzazione sociale e culturale dell’area del Diamante, volendosi inserire a supporto del Piano Re-start Begato, che prevede un grande parco urbano per favorire occasioni di socializzazione e di ri-creazione a chi vive e frequenta l’area.
L’idea alla base di questa proposta è che sia necessario connotare gli spazi e sviluppare delle iniziative che favoriscano la connessione tra la dimensione locale e quella cittadina. Il processo di rigenerazione proposto si ispira infatti al principio esposto da Elena Ostanel in “Spazi fuori dal comune – Rigenerare, includere, innovare” (Franco Angeli, 2017) secondo cui è necessario che le azioni trasformative agiscano “su popolazioni e spazialità su scala ampia e quindi generino effetti che vadano oltre le comunità di pratiche che li hanno attivati”.
Quindi, connotare sempre di più questa parte della città come un hub per le attività creative, a mediazione corporea, ispirate alla verticalità e all’equilibrio, e proprio in tale contesto si situa l’idea di organizzare al Diamante un nuovo evento artistico che porterà questa periferia al centro dell’attenzione cittadina. Il valore del processo proposto è quindi nella capacità di partire dal bisogno di migliorare un ambiente in cui si vive per dare vita ad un “prodotto” che acquista valore per un pubblico ampio che travalica il perimetro dei suoi “produttori” per allargarsi all’intera comunità cittadina.
Da qui si parte per disegnare un sistema di spazi tra loro coordinati in cui si possano realizzare, sia in forma autonoma che assistita, attività a mediazione corporea ispirate all’equilibrio e alla verticalità. Si tratta di un unicum in città e gli eventi proposti consentono di comunicarlo e condividerlo con un pubblico ampio e plurale.
Cuore dell’intervento sarà il coinvolgimento dei giovani che frequentano i centri aggregativi e socioeducativi territoriali, molti dei quali vivono a Begato e hanno partecipato direttamente alle attività D_Vertical, SircusEstate e Tosca Hub, e le scuole del territorio come quelle afferenti agli IC Teglia, Rivarolo, Bolzaneto e l’ISIS Gobetti.
Tutto ciò per contribuire ad aumentare il senso di autoefficacia dei giovani e ad accrescerne l’orgoglio di essere di “periferia” nel senso proposto da Renzo Piano quando afferma: “Ci vuole l’amore, fosse pure sotto forma di rabbia, ci vuole l’identità, ci vuole l’orgoglio di essere periferia. Spetta ai giovani salvare le periferie che sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni e si può migliorare la qualità di vita dei quartieri periferici per mezzo di micro-cantieri partecipati”. (R. Piano in Periferie – Report su G124).
CANTIERI CREATIVI darà evidenza non solo agli ambienti ma anche ai servizi per la creatività che sono disponibili nel quartiere. Gli eventi infatti saranno realizzati utilizzando anche le attrezzature e le competenze (consulenza tecnico-artistica, service, …) presenti nel polo per la creatività multimediale Tosca Hub, collocato all’interno del plesso scolastico Tosca Bercilli. Una realtà, nata grazie ad un finanziamento MIC in grado di offrire oggi servizi di livello professionale ed ha un potenziale di sviluppo, anche occupazionale, derivante dal suo utilizzo nella programmazione e produzione di eventi e spettacoli live e digitali.
SOSTEGNI E COLLABORAZIONI
CANTIERI CREATIVI è un progetto a cura di Associazione Sarabanda IS, vincitore dell’avviso pubblico a sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova.
Unico sostenitore della manifestazione è il Comune di Genova unico sostenitore. Con il patrocinio di Muncipio V Val Polcevera.
In collaborazione con ATS 41 Direzione Politiche Sociali; IC Teglia e Tosca Hub; ASD LINK; Cooperativa Agorà; I.S.I.S. Gobetti; INSIEME SI PUO’ il Comitato genitori della scuola Tosca-Bercilli; gli IC Bolzaneto, Rivarolo e Coopse spettatori d’eccezione che abiteranno gli spettacoli nelle mattine.
PRENOTAZIONI
Considerato che ogni spettacolo non potrà accogliere più di 35 persone
assicurati il posto e goditi tutti gli spettacoli che vuoi
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*Tutte le mattine in programma sono previste 3 repliche degli spettacoli totalmente dedicate alle scuole e realtà del territorio.